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venerdì 24 maggio 2013

Info Post
Ci siamo, il campionato è finito, e occorre cominciare a progettare la prossima stagione.
Hai un budget, calcoli le possibili spese di trasferta, ipotizzi una somma x per rimborsi spese tecnici e giocatori, etc. etc.
E ora via, si parte!

Si,ma come?

Anche quest'anno con l'entrata free?



Sai bene come la penso: la partita è uno spettacolo, e l'ingresso va fatto pagare!

"Edo, ma se faccio pagare il biglietto non ci viene a vedere nessuno!"

SVEGLIAAAAAA!!! NON CI VIENE A VEDERE GIA' NESSUNO. E NON FACCIAMO PAGARE IL BIGLIETTO!

Ipotizziamo invece che tu, caro direttore sportivo, o tecnico, o presidente, o rappresentante dei genitori abbia vinto la battaglia interna e ripristinato il biglietto d'ingresso.

Come fare per "farlo digerire"?

Eh, si perchè i primi 2 anni vedrai che dovrai farlo digerire.

Ecco una piccola idea:


  1. vai in un ristorante, magari carino, vicino alla piscina dove ci si allena e dove si gioca.
  2. proponi un pacchetto sponsorizzazione come segue: una fee annuale di x.xxx€ + uno sconto di x€ o di x% sulla cena.
  3. in cambio? Ecco cosa: stamperai dei biglietti (ricordati della SIAE!) con sopra scritto: valido come sconto di x€ o del x% sulla cena che vorrai consumare al ristorante "YZX" entro 5 giorni dalla data di questa partita.
  4. magari, se permette di avere due differenti postazioni, associa a quella più ambita uno sconto maggiore (previo costo del biglietto d'ingresso maggiorato).
Insomma, in questo modo il tifoso paga, ma è come se non pagasse. E la settimana successiva verrà con degli amici, per condividere una cena in compagnia la sera stessa, o le sere successive.

Improvvisamente si materializzeranno: tifosi, entrate dirette dal botteghino, entrate indirette dagli sponsor (possono essere anche due, perchè no? Un ristorante e un negozio di attrezzatura fitness, o un cinema) .

Cosa stai facendo? Stai tramutando i tuoi tifosi in potenziali clienti dello sponsor, che , se illuminato, preferirà darti una fee annua per un flusso di nuovi clienti invece del solito ormai inutile striscione.



 

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9 commenti:

  1. Abbiamo per anni al Posillipo fatto pagare l'ingresso, il pubblico, salvo in caso di partite play off, era sempre lo stesso di oggi.....circa 200 persone, con l'aggravio che dovevamo pagare anche la SIAE, una percentuale al Comune e l'organizzazione che curava il controllo agli ingrsssi e la contabilità della biglietteria.
    Risultato....l'incasso non era sufficiente........

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  2. E chi ha detto che deve essere sufficiente?

    Se hai 200 persone che ti vengono a vedere nel periodo più bello della tua storia, la tua colpa è ancora più grave!
    Non c'entra se si paga o meno.

    Una domanda: che valore può avere un intervento come il tuo scritto in totale anonimato?

    Porta un' esperienza concreta e una firma reale.

    Sarà molto più utile per tutti.

    Ciao e grazie.

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  3. Personalmente sono assolutamente contrario all'entrata gratuita. Così si sminuisce lo spettacolo. Se durante la stagione regolare il prezzo del biglietto può essere 5 € per le eventuali finali può arrivare al massimo a 10 €.
    La mia domanda è questa : se decido di andare al cinema mi fanno pagare ? SI. Lo spettacolo può anche essere scadente però ho pagato. E perchè vado al cinema ? Per vedere l'interpretazione dell'attore/attrice che ritengo essere di mio gradimento nel contesto del film. Perfetto.
    E nel contesto di una partita l'interpretazione di un grande giocatore (di qualsiasi squadra sia chiaro) non è paragonabile a quella di un attore ? Quante volte nei commenti di un match (di tutti gli sport) si sente dire : " ... quel gesto tecnico dell'atleta vale il prezzo del biglietto ..." . E quindi ?
    Io non sono a conoscenza di quanto possa essere la tassa SIAE o altre "gabelle" che alla fine riducono il guadagno finale ma se il problema è che devo mandare la segretaria dalla SIAE per la pratica, la contabilità, trovare 2/3 persone per la vendita, ecc ecc siamo messi maluccio.

    Peraltro, specie nelle finalissime, potrebbe essere anche di controllo per sapere quante persone entrano nell'impianto onde evitare problemi con l'autorità giudiziaria che non vuole che la capienza sia eccessiva, scontri tra i tifosi, ecc ecc.
    Troviamo invece il sistema per coinvolgere il piccolo sponsor locale per la "gestione" del ticket, con il proprio nome stampato, con la possibilità di vendere in piscina il proprio prodotto, con sconti nella propria attività, con qualsiasi invenzione utile .
    Se poi i soldi non servono alla Società basta metterli in una busta e consegnarli ad un centro di assistenza sanitaria di proprio gradimento che sono sicuro apprezzerebbe anche piccole cifre.

    Più che altro diamoci da fare per studiare il modo di portare la gente in piscina ad assistere allo spettacolo bellissimo che offre la pallanuoto, anche se talvolta qualcuno cerca di "affondare" questo bellissimo sport

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  4. Qualche anno fa a Recco c'era una squadra di pallanuoto. Voglio dire una squadra DI Recco, non semplicemente una squadra che si chiama Pro Recco...
    Gli ultimi anni della sua esistenza, conclusasi se non ricordo male nel 2002, hanno visto alternarsi buoni successi (la finale scudetto del '92, qualche semi-finale) ad annate interlocutorie.
    In quegli anni a Recco si pagava il biglietto. Per le partite di maggior interesse, interesse agonistico non creato artificiosamente da chissà quali iniziative collaterali, era necessario arrivare in piscina molto tempo prima del fischio d'inizio per trovare posto. Non solo durante i play-off, ma anche nella stagione regolare.
    Per l'ultima trasferta di quella squadra di Recco, semi-finale scudetto a Firenze, da Recco sono partiti 2 pullman e molte auto private di appassionati, disposti nei momenti importanti a seguire la squadra a proprie spese. Quasi 200 persone su una popolazione di 10mila abitanti comprensiva di neonati e anziani...

    Da allora la Pro Recco è diventata qualcosa di vincente ma diverso, e la pallanuoto tutta è molto cambiata.
    E il pubblico, a cui non si chiede più di pagare il biglietto, è sparito.

    Con questo voglio dire che il pubblico c'è quando lo sport è in grado di muovere passioni e offrire spettacolo.
    La pallanuoto attuale non è bella (ed è poco comprensibile) e lo sradicamento dalle realtà locali non muove più passioni.

    Credo che questo sia il cuore del problema, la vera causa della disaffezione del pubblico.
    Iniziative artificiose per coinvolgere spettatori credo possano al più attirare qualche curioso, ma non recuperare veri appassionati.

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    Risposte
    1. Ciao Anonimo (ma due minuti per loggarsi, no??) - dici cose molto interessanti, che in parte condivido.
      da tempo sostengo che il nostro sport va reso più attraente.tempo fa ho scritto questa cosa: http://spreadingwaterpolo.blogspot.it/2012/11/pallanuoto-una-bomba-mano-per-i-ladri.html

      Che ne pensi?

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    2. La ricostruzione dell'anonimo qui sopra è molto favoleggiata e molto di parte, la si sente spesso da quelli che allora chiedevano biglietti omaggio e contributi per le trasferte, e quando poi è finito il feeling con la dirigenza hanno iniziato a contestare gli ingressi gratuiti e le trasferte offerte dalla società. Viva la coerenza. Lasciando stare le finali a Recco c'erano di media 200 spettatori venti anni fa e altrettanti ce ne sono adesso, la differenza è vederli sotto il pallone di Punta S.Anna in una gradinata da 250 o a Sori in una piscina da 1200... Ma soprattutto il succo del discorso sarebbe che è meglio una squadra espressione del suo territorio a costo di non vincere nulla? Con questa visione da campanile (già sentita da altri, fra l'altro, sono quelli che non esultano ai gol di Fondelli perché è camoglino) hai voglia poi a lamentarti che la pallanuoto non cresce. In qualsiasi città e in qualunque sport la presenza nella propria squadra dei più forti campioni in circolazione basta da sola a riempire le tribune, solo a Recco siete stati capaci di snobbarli perché "foresti". Per quanto riguarda il tema originale, io credo che ingresso gratis/ingresso a pagamento sia un falso problema, e che se le piscine sono vuote le cause siano altre, ben più profonde e degne di analisi. Se voglio andare ad una partita non sto a guardare le modalità di ingresso. A Savona si paga il biglietto e in squadra ci sono molti elementi provenienti dal vivaio, secondo la teorie che leggo qui dovrebbero avere il tutto esaurito ad ogni partita, e invece talvolta non lo raggiungono nemmeno nelle partite più importanti.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. "Per quanto riguarda il tema originale, io credo che ingresso gratis/ingresso a pagamento sia un falso problema, e che se le piscine sono vuote le cause siano altre, ben più profonde e degne di analisi"

      Anche io la penso così. Infatti non ho mai detto che far pagare il biglietto serve a far venire più gente. Ho sempre detto che serv a dare una quotazione al prodotto che fornisci.
      Dico anche spesso che per riempire una tribuna non basta sedersi e aspettare, occorre andare a "sbattersi" tutti i giorni per promuovere la partita, l'evento, il campionato, l'allenamento con sparring partner, la cena, l'inaugurazione, etc.etc.

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