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lunedì 4 giugno 2012

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  " Quando entreremo a contatto con un potenziale Sponsor, questo potrebbe chiederci:
1. Quanti spettatori fate di media? Come posso essere certo del numero esatto, mi fate vedere le matrici?
2. Chi sono i vostri spettatori?
Noi sapremo come rispondere? "


Riprendiamo il discorso lasciato pochi giorni fa nell'articolo SPORT&AZIENDE: Come trovare lo sponsor 1^ parte, in cui ho volutamente messo in risalto l'impoirtanza di dare un valore all'evento "gara".
Non per mere questioni di cassa, almeno non solo per questo, ma soprattutto perché mettere in moto il meccanismo "ingresso a pagamento" permette di monitorare meglio il target dei nostri supporters, e di presentarci dal potenziale sponsor con buone risposte ad alcune domande importanti come:

1. Quanti spettatori fate di media? Come posso essere certo del numero esatto, mi fate vedere le matrici?
2. Chi sono i vostri spettatori?

Le matrici, per chi non lo sapesse, sono ciò che rimane del blocchetto di biglietti regolarmente segnalati alla SIAE e venduti (se a pagamento) o regalati (se omaggio). Andare da uno sponsor ammettendo che il nostro spettacolo non ha valore significa prepararsi ad una risposta di congedo tipo "le farò sapere, non si preoccupi di chiamarmi, la chiamo io". Ovviamente non chiamerà.

Superando l'ostacolo e conoscendo la distribuzione demografica dei supporters abbiamo una traccia importante per analizzare quali aziende potrebbero essere interessate a sponsorizzarci. Attenzione a non essere troppo pessimisti, perché se sappiamo che ad ogni nostra partita ci sono 100 ragazzi di età compresa tra i 16 e i 20 anni potrebbero essere molte le concessionarie di scooter e moto interessate ad entrare in contatto con loro ogni sabato. 

Non va disdegnato un monitoraggio su potenziali sponsor non tagliati perfettamente per il nostro target d'età: attraverso alcuni escamotage potremmo essere proprio noi a veicolare la fascia d'età interessante per lo sponsor e convincerlo a diventare un nostro compagno di viaggio. Per esempio, se stiamo contrattando con un'agenzia turistica specializzata in viaggi per famiglie, allora potremmo proporre un pricing ad hoc, facendo pagare un biglietto unico per padre, madre e bambino under 12 (che certamente va ancora in vacanza con i suoi). In questo modo si rinforzerebbe la presenza di nuclei famigliari e l'agenzia diventerebbe dei nostri.

Molti di voi penseranno che queste cose non si possono fare, ma se vi guardate attorno vi accorgete che il mondo intero gira con queste dinamiche, e da quando esiste questo blog potete leggere anche di casi concreti in cui queste dinamiche sono state applicate anche nel mondo della pallanuoto, come nel caso dell'Imperia.

Fine 2^ parte - Leggi la 1^ parte SPORT&AZIENDE: Come trovare lo sponsor 1^ parte

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di Edoardo Osti 

1 commenti:

  1. Purtroppo gli sponsor, si sa, puntano tutto sul calcio o sugli atleti singoli...poco e nulla sugli altri sport...

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