lunedì 11 giugno 2012

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"...non dobbiamo dimenticare che la televisione è un business che si muove solo dove lo spettacolo attira la gente e, ovviamente, le piscine vuote non sono un buon segno. Chi vorrebbe cenare in un Ristorante vuoto?..."
 "Abbiamo bisogno di lavorare dentro e fuori le piscine. Questo è sicuro, ma restiamo ottimisti. Ovviamente abbiamo tutti bisogno di lavorare per il futuro, e credo che dietro ogni crisi si nasconde un’ opportunità".

di Edoardo Osti
Ho il piacere di presentarvi Yiannis Giannouris, ex allenatore della squadra Νazionale greca , di Pescara (IT), Club Nautico Vouliagmeni (GR), Pananthinaikos Atene, Ethnikos Pireo (GR), Panionios (GR) e Latina (IT), CN Marseille (FRA), Club Nautico Patras (GR)
Ciao Edoardo, grazie per l'introduzione. Lo scorso anno abbiamo avuto una stagione di successo in Italia,  con la squadra di Latina. Nonostante l’accesso della squadra ai  Play-off di A1 il Presidente del Club Francesco Damiani per vari motivi, ha dovuto prendere la difficile decisione di lasciare la massima divisione per ripartire dalla serie C.
Dopo questo splendido anno nel campionato Italiano sono tornato nel mio paese, la Grecia. Appena tornato, ho ricevuto una proposta impegnativa da uno dei Club storici greci, il Club Nautico di Patrasso, che ha voluto mettere in atto un serio progetto di ristrutturazione e gettare le basi per futuri successi nella sezione Pallanuoto. La loro necessità, oltre a mantenere la prima squadra in A1, era di ringiovanirne i ranghi e riorganizzare la struttura interna. La stagione si è conclusa e facendo affidamento solo a giocatori locali e a uno straniero, siamo rimasti in A1. In ambito giovanile abbiamo avviato  un lavoro serio e nonostante i gravi problemi che abbiamo affrontato con l’utilizzo della piscina pubblica che abbiamo usato per gli allenamenti e la concorrenza si può dire che la stagione è stata positiva.

Nel mio blog sto parlando dei problemi della pallanuoto Italiana. Nonostante il nostro passato e il nostro presente (siamo Campioni del Mondo) non siamo in grado di conquistare il pubblico che non ci conosce, le società hanno sempre problemi economici e difettano in organizzazione. Qual è il tuo punto di vista?
Capisco le preoccupazioni. Potrei dire che è piuttosto un problema universale,  che non c’è solo in Italia. Sinceramene non sono in grado di darti una soluzione sintetica, occorre fare un discorso più approfondito. Il nostro è uno sport di squadra con grandi tradizioni: dimentichiamo spesso che la pallanuoto è stato il primo sport di squadra ad essere incluso nel programma olimpico. Guardando il passato e soprattutto osservando vecchie foto o filmati di manifestazioni importanti notiamo immediatamente come la pallanuoto sia stata uno sport molto molto popolare, nonostante il fatto che spesso oggi affermiamo il contrario. Viviamo in un periodo dove tutto è più veloce ed in cui la Televisione gioca un ruolo importante nella società moderna. E ovvio che di conseguenza conquistando uno spazio tra i programmi televisivi avremmo maggiori possibilità di comunicare il nostro "prodotto" per un pubblico più ampio. Ma non dobbiamo dimenticare che la televisione è un business che si muove solo dove lo spettacolo attira la gente e, ovviamente, le piscine vuote non sono un buon segno. Chi vorrebbe cenare in un Ristorante vuoto?...
veniamo al gioco  in sè. Spesso si criticano le regole, il livello di comprensione del gioco stesso da parte degli spettatori.  Le regole nella Pallanuoto, grazie a Dio, sono in continua evoluzione. Dopo la nascita della Pallanuoto nel Regno Unito nel 1870, potremmo dire che dal 1900 le regole principali sono le stesse. Ovviamente le regole si sono evolute con grandi cambiamenti tra  il 1950 e 1968 e successivamente. La durata della gara è aumentata, il possesso di palla e il gioco in superiorità sono stati limitati. Dal 1964 l’utilizzo di nuovi e migliori materiali e il pallone sintetico hanno determinato un miglioramento della tecnica individuale. La conoscenza tattica è migliorata ed è stato introdotto un approccio scientifico all’allenamento.

Arriviamo quindi ad un fattore importante in relazione con lo sviluppo della Sport. Le piscine.  “Swimming Pool” … Già dal nome si capisce che abbiamo a che fare con il nuoto. Avete mai sentito il termine "Pool Water Polo Pool", invece? Questo è secondo me un argomento serio che ha a che fare con lo sviluppo della Pallanuoto. Quante piscine in ogni paese dedicano spazio e tempo a un programma di Pallanuoto? Potrei dire empiricamente non più del 10% .....
Andiamo al centro del problema: La struttura dei Club e di conseguenza le Federazioni (Nazionale e Internazionale). Questa catena di interazioni è veramente difficile da analizzare in un’intervista. Credo in sintesi che la pallanuoto si sia evoluta e che ora la sua struttura debba essere ri-definita.
E’ superficiale  credere che semplicemente criticando le regole o le decisioni arbitrali e relative  interpretazioni, o la mancanza di approccio al marketing si risolvano tutti i nostri problemi. Abbiamo bisogno di un'approfondita analisi settore per settore e, ovviamente, di un approccio più professionale.
Vorrei concludere dicendo quello in cui credo davvero. Abbiamo fatto molto negli ultimi 140 anni e c’è altrettanto ancora da fare. Occorre essere positivi e cercare ogni giorno di trovare il percorso giusto per aiutare  questo bellissimo sport a raggiungere livelli superiori.

L'estate scorsa sei tornato in Grecia. Possiamo dire poche cose sulla Polo Water Polo Greca greco? Ti affrontare questioni come quella notiamo in Italia?
La Grecia sta vivendo un periodo difficile, com’è noto in tutta Europa. Ovviamente gli stessi problemi si verificano con tutti i paesi del Mediterraneo ma anche nel centro, i paesi del nord Europa e Stati Uniti.
Siamo  quindi tutti in una simile occasione, quella di operare in un momento difficile per lo sport in generale, non solo per la Pallanuoto. In Grecia attualmente abbiamo nella massima divisione dei campionati maschile e femminile solo poche squadre senza loro problemi finanziari. In sintesi: dobbiamo resistere perché stiamo facendo bene: la nostra Nazionale maschile sarà presente a Londra; le ragazze sono campionesse del mondo e nonostante la mancata qualificazione per Londra hanno dimostrato di avere un futuro aperto.
Abbiamo bisogno di lavorare dentro e fuori le piscine. Questo è sicuro, ma restiamo ottimisti. Ovviamente abbiamo tutti bisogno di lavorare per il futuro, e credo che dietro ogni crisi si nasconde un’ opportunità.

Grazie per l'intervista. Ti faccio tanti auguri per la tua missione di promuovere la Pallanuoto.

Potete trovare altro di e su YG anche su
www.waterpololegends.com 


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